Ultima Dispensa primo Corso MET è SUI

Il viaggio dell’infinito del nostro inconscio, oltre lo spazio ed il tempo , alla ricerca delle antiche memorie che ci impediscono di vivere nel “qui ed ora” e di essere felici nel gioco della Vita”

Possiamo considerare il nostro corpo come una “terra di mezzo” tra la materia e l’Energia universale della Mente Cosmica. Nel nostro inconscio - DNA - memoria cellulare risiede la Coscienza Collettiva, l’intelligenza creativa ed evolutiva cui possiamo attingere negli stati meditativi trascendentali. 

CONFLITTO PROGRAMMANTE

Spesso viviamo situazioni sociali e relazionali difficili da gestire e superare che si trasformano in “conflitti in sospensione”, radici critiche che vanno a corroborare e sostenere il nostro “conflitto esistenziale”. Ci abituiamo a depositare “in soffitta” le circostanze sgradevoli per anestetizzare il dolore che esse provocano. Ma è veleno pronto a riemergere non appena viviamo una situazione simile. Siamo pieni di questi “conflitti programmanti”. Viviamo in un binario sempre pronto a risvegliare e rivivere tonalità conflittuali inconsce. 

Ogni sintomo traduce simbolicamente e rende manifesta una sofferenza “impressa” nell’inconscio.  Tutto quello che non riusciamo a confidare, elaborare, sfogare, a “esprimere”, finiremo per “imprimere” nella nostra memoria cellulare. Ma ogni emozione angosciante, sintomo o “malattia” rimosse da farmaci e terapie soppressive resteranno vive nell’essere profondo, pronte a risvegliarsi alla prima occasione. 

Il nostro schema corporeo cerebrale, ogni cellula, atomo, memoria, inconscio … sono un universo di ricordi, il risultato di una filogenesi evolutiva di esperienze di eventi passati dal Big Sound ad oggi. Un Tutto che contiene il Tutto che vive in un eterno presente, nell’alternarsi tra oscuro e luce, dolore e gioia. Il corpo parla attraverso le sue memorie. 

“Il vivere con conflitti irrisolti implica, in primo luogo, un rovinoso spreco di energie umane, causato non soltanto dai conflitti stessi, ma da tutti i tortuosi tentativi di rimuoverli”. 

Karen Horney

L’abisso delle nostre emozioni sepolte, ricordi dolorosi, conflitti in sospensione e tutte le memorie della nostra vita e di quelle precedenti sono come infinite gocce del mare in un continuo ribollire. Pretendere di rinvangare, disseppellire, analizzare e capire l’universo del nostro cervello è come voler analizzare le gocce di quel mare una per una. Per tale motivo  le terapie e le svariate tecniche psicologiche, tra cui anche la “ipnosi regressiva”, spesso falliscono per la la presunzione di poter “rimuovere tutti i fantasmi dell’inconscio”. Si rischia di sprofondare ulteriormente negli interminabili cicli e sedute terapeutiche che annebbiano ancora di più menti fragili, prigioniere nelle gabbie dei binari di conflitti programmanti e in sospensione.  

Più che navigare e naufragare nell’oceano filogenetico, atavico e transgenerazionale dell’inconscio dovremmo by passare la memoria conflittuale storica ed entrare nella dimensione trascendentale del wu chi (essenza del vuoto mentale).

CONSAPEVOLEZZA E MALATTIA: LE TERAPIE MIGLIORI POSSIBILI

La consapevolezza è la vera medicina preventiva. La malattia è una “ben attia”: la terapia perfetta e migliore possibile per far adeguare - guarire il nostro mentecorpo. Leggere il nostro cuore rispecchiarsi in quello degli altri. 

Delusioni, fallimenti e malesseri sono tentativi di emersione delle nostre angosce velenose non digerite che incatenano la nostra vitalità e che inopinatamente imputiamo agli altri.  

Attiriamo le nostre vibrazioni. Se viviamo nella paura, odio, rancore…  risuoniamo con persone - vibrazioni simili nascoste dietro maschere da clown, allontanandoci sempre di più dell’Amore Incondizionato che avremmo bisogno per guarire ed essere felici.  

LEGGE COSMICA DELLA RIPROGRAMMAZIONE - EVOLUZIONE CONTINUA 

Il nostro corpo obbedisce alla “legge del Tutto in riprogrammazione - evoluzione continua” . L’obiettivo di ogni esistenza è di aumentare il suo livello di capacità di riprogrammazione - ristrutturazione per potersi adattare in sincronia e risonanza co - evolutiva col Tutto. Ricordiamoci che la nostra Galassia viaggia in un Universo che si “espande” alla velocità della luce, la stessa con cui i nostri quanti energetici “danzano” all’interno degli atomi. Possiamo paragonare il pianeta Terra a un “microcosmico atomo” dei miliardi di miliardi di cellule cui è formato il nostro organismo. 

La guida della nostra vita - mentecorpo è l’Intelligenza - Volontà, espressione dell’Energia

Informata, campo morfico quantico, Anima Individuale o Mente Locale, particella dello Spirito Divino o Mente Cosmica. 

L’obiettivo dell’Anima che incarna e vivifica l’essere umano è di aumentare il suo livello di complessità e consapevolezza attraverso l’esperienza della sua esistenza terrena, in una sfida di conoscenze - adattamenti continui, nel disegno strategico generale della riprogrammazione - evoluzione continua del Tutto Cosmico. Quando si perde questa coerenza vibrazionale intenzionale col Tutto, si precipita nel sottile malessere esistenziale, il “mal di vivere” senza un perché, un valido motivo per spiegarlo.

MEDITAZIONE, RIFLESSOLOGIA, MASSAGGI EMOZIONALE, IPNOSI REGRESSIVA… 

Quando la “tecnica” terapeutica diventa una trappola 

Potremmo essere soggiogati dalla seducente e invitante tentazione di considerare la “tecnica terapeutica” (qualunque essa sia) una panacea per ogni male a cui relegare tutta la responsabilità e le speranze di guarigione. Ma si corre il forte rischio di  deresponsabilizzarsi e costruirsi inconsciamente un alibi, una scusa per evitare la “fatica” di doversi guardare nello specchio, mettersi in discussione, riflettere su ferite e conflitti esistenziali che dilaniano la nostra vita, di dover resuscitare e affrontare i fantasmi relegati nella soffitta dell’inconscio… col pericolo di dover “confessare” i propri segreti gelosamente custoditi o addirittura rimossi …

Non esistono scorciatoie per la guarigione: anche la cura più straordinaria e migliore possibile pu  rilevarsi disastrosamente “soppressiva” se il suo obiettivo terapeutico principale non è la CONSAPEVOLEZZA! 

Per guarire bisogna uscire dal paradigma della “FIBM”, capire il significato biologico - evolutivo, terapeutico e insostituibile della “malattia - ben attia”. E affidarsi con totale e incondizionata fiducia a questa indispensabile, insostituibile “sacra ben attia” e a tutto quello che il corpo fa. Perché il corpo “sa”, ma bisogna dargli il tempo per fare quello che sa fare e che fa in modo straordinario e perfetto da milioni di anni…   

Vittimismo, razionalità e l’alibi della “vittima”

Inconsciamente siamo portati a discolparci e dare la responsabilità dei nostri guai agli altri, parenti, amici, partner e alla società, in generale, in cui viviamo. In tal modo ci costruiamo “l’alibi della vittima”, sintonizzandoci in un deleterio e riduttivo pensiero lineare: una causa ->  un sintomo -> una cura per il sintomo. La colpa è sempre degli altri, semplificando i processi vitali e rinunciando a leggere gli aneliti della nostra anima. Viviamo esclusivamente come naufraghi nell’arida terra della mente razionale, rinunciando al 90 % delle nostre infinite potenzialità intellettive, emotive, animiche, intuitive e di abbracciare il potere straordinario del tesoro custodito nell’inconscio, la vera fonte della conoscenza. Rifuggiamo dal nostro universo interiore  dove sono scritte, nascoste, rimosse le vere cause delle nostre sofferenze, precludendoci la possibilità di una vera evoluzione - guarigione.  Consapevolezza della “ben attia”: lo strumento perfetto della guarigione

La malattia (ben attia) è la terapia migliore possibile che esiste, meccanismo fisiopatologico perfezionatosi e tramandatoci nel corso di miliardi di anni di evoluzione, da quando eravamo vermi d’acqua a oggi. La malattia è un processo dinamico biologico evolutivo di cui non bisogna mai avere paura, non va mai soppresso ma ascoltato e “accettato”. Si, proprio così: “accettato”! Se si accetta la ben attia il corpo e la mente Volontà acquisiscono fiducia, il sistema energetico SPNEIO moltiplica le sue forze e ogni guarigione, anche la più impossibile, diventa possibile. Ma guai ad aver paura. La paura è lai vera malattia che annienta la ben attia…  Bisogna comprendere il disagio, i sintomi, il linguaggio biologico, i simboli, i messaggi corporei che ci sta indicando quello che non va nella nostra vita, nel nostro meccanismo fisiopatologico e che potrebbero rivelarsi estremamente pericolosi se inascoltati e incompresi.

Il segreto della guarigione 

Il segreto della guarigione sta nella profonda, scientifica, ponderata, meditata riflessione, presa di coscienza (= consapevolezza!) del significato biologico, indispensabile, positivo, benigno della malattia quale strumento atavico di riprogrammazione, cambiamento, ristrutturazione - adeguamento del mentecorpo alle variazioni ambientali e alle mutevoli esigenze della personale esistenza. Rileggiamo e ripetiamo queste parole come un mantra. Ricordiamocele riflettendoci ogni giorno! Ogni sera prima di dormire, come una preghiera… Il corpo mia ama, mi guarisce. Devo solo dargli fiducia e il tempo necessario per compiere il suo “lavoro”. 

Il grande problema atavico della vita e dell’attuale epoca storica è la “PAURA”, cronicamente e subdolamente inculcata da sempre dal “potere” politico medioevale.            La “Medicina Basata su Paura e Ignoranza” (FIBM), ha fatto della “paura” uno straordinario strumento di potere e lucroso commerciale, inculcandolo subdolamente sotto forma di pregiudizio cementificato in un neocircuito neuronale, falsa credenza scolpita e incarnata in ogni mente umana. Più si ha paura più la si alimenta, entrando in un circolo vizioso inesorabile e tragico patologico. La paura implica il “rifiuto”, il negare, opporsi, rifuggire qualcosa che si ritiene pericolosa, nociva. Il sistema PNEI e reattivo immunitario si stabilizzano in una dimensione funzionale di “resistenza”, quindi si blocca e s’intestardisce nella “non accoglienza”. Rifiuto e resisto. Più si resiste, più quello a cui si resiste “persiste” e più la paura s’incarna nelle memoria cellulare. Più negate al bambino le caramelle, più si incaponirà e persisterà nella voglia delle caramelle.  Il nodo cruciale della guarigione sta tutto qua: la paura, una mina che bisogna disinnescare! E il compito del medico e dell’operatore olistico deve mirare principalmente e fondamentalmente al difficile compito di decodificare - destrutturare questa falsa credenza, percezione - pregiudizio che miete vittime ogni giorno nel mondo, essendo la principale causa patologica e di morte e di gravi malattie croniche.  

ABBRACCIARE LA BEN ATTIA

Ogni molecola, cellula, tessuto, organo… hanno una funzione precisa nel sistema “essere vivente ambiente”. Invece di sopprimere i sintomi, bisogna ascoltarli attentamente, quale prezioso linguaggio fisiopatologico atavico e simbolico “teatrale” di rappresentazione delle ben attie.  La paura è un sentimento - meccanismo difensivo allertante indispensabile per la sopravvivenza, con l’obiettivo di stimolare il sistema del CRH (lotta o fuggi) . Pur riconoscendo la sua estrema importanza in determinate situazione, dobbiamo per  capire che le malattie sono sempre il tentativo di aiutarci a guarire e non devono far paura.  

La ben attia ci indica che dobbiamo cambiare qualcosa nella nostra vita, siamo di fronte a una “scelta” che pu  essere difficile e dolorosa, ma che va fatta. Ma per decidere la cosa giusta bisogna avere la “consapevolezza” del significato della vita - esistenza, dell’oscuro - luce, dolore - gioia e benessere - malessere. Vivere nel presente, liberarsi dal rimuginio di un passato doloroso e dalle preoccupazioni del futuro. Dare fiducia al corpo vivendo e godendo di più della sua percezione fisiologica: respiro, alimentazione, sonno e sogni, lavoro, famiglia, amicizia, autostima, conoscenza, creatività, intuizione, virtù, accettazione, assenza di giudizio, amore incondizionato.

La guarigione sta nell’accettare intelligentemente la malattia, capirne la quintessenza, non con spirito di rassegnazione, ma in senso autocritico: riconoscere con coraggio i propri errori, difetti, manchevolezze, frustrazioni, lati negativi, limiti caratteriali, vigliaccherie, odio, rancore, desiderio di vendetta, invidia… Accettarsi autocriticamente e obiettivamente per capirsi e avere così la possibilità di auto perdonarsi, cambiare, evolvere e migliorarsi. La malattia è un occasione che la vita ci offre con amore e benevolenza per farci sperimentare l’esistenza in tutto il suo spessore e a facilitarci il potere dell’intuizione, per nuove conoscenze e soluzioni adattative - evolutive. La ben attia va auto osservata, sperimentata con intelligenza e fiducia, entrando in un dialogo costruttivo e sintonia con essa, capirne il messaggio e significato simbolico, penetrare nelle sue vibrazioni trasformative e adattative. Prima riusciamo a entrare in risonanza con essa, accettando i suoi suggerimenti e indicazioni e prima ci liberiamo della sofferenza trasformativa che pur essa comporta. 

Nell’arroganza del giudizio acritico egoico diventiamo vittime della mente orgogliosa che divide l’esistenza in buoni e cattivi, in fortuna e sfortuna, passato e futuro, allontanandosi sempre più dalla “consapevolezza” del significato evolutivo - biologico della vita. 

Più basso è il livello di consapevolezza più alta è altezzosità, ignoranza, megalomania e ostentata sicurezza, senza capacità di giudizio obiettivo. La mancanza del senso di autocritica e autoanalisi - comprensione degli errori della propria vita, sfocia in un falso senso di eccessiva fiducia in se stessi, fino a deliri di onnipotenza e idolatria di superiorità.

"Una delle caratteristiche spiacevoli del nostro tempo è che chi si sente sicuro di sé è stupido, e chi ha fantasia e comprensione è pieno di dubbi e indecisione”.             

"Bertran Russell”

Non sempre si riesce a capire esattamente e nelle sue a volte infinite sfaccettature e colorazioni emozionali la ben attia e la sua radice conflittuale, anche da un’attenta e paziente auto osservazione biopatobiografia. In ogni caso bisogna ricordarsi sempre che la Vita e il Corpo non faranno mai niente d’insensato e di cattivo contro di noi. La Vita ama la Vita. Il MenteCorpo ama il MenteCorpo. Tutto ci  che Vita e MenteCorpo fanno meritano e devono avere la nostra massima e incondizionata fiducia. Non è sempre indispensabile capire le cause delle malattie. 

Quello che è indispensabile è avere fiducia e “fede incrollabile” in quello che il nostro corpo fa da miliardi di anni: trasformarci per renderci più forti e performanti per adattarci all’ambiente in continua riprogrammazione - evoluzione. 

Quando abbiamo un dolore che pu  sembrare insopportabile, ricordiamoci che solo una piccola parte di esso è effettivamente proporzionale alla sua reale intensità (circa un terzo) , mentre è preponderante il vissuto relativo di “paura” che esso suscita.  La mancanza di fiducia e di conoscenza (consapevolezza) verso il meccanismo di auto guarigione (fase vagotonica infiammatoria) che esso incute, la fa da padrone e trasforma il dolore in qualcosa d’insopportabile. Il dolore richiama la paura, la paura moltiplica il dolore che blocca la reattività PNEI - immunitaria e si entra in pericoloso circolo vizioso che sta alla base della maggior parte delle malattie croniche e gravi. Con lo stato mentale del “wu chi” meditativo riusciremo in gran parte a gestire e interpretare nella giusta dimensione e significato il dolore e ogni paura.  

“Lieve è il dolore che parla. Il grande dolore è muto”.
Seneca.

Tormentati dalle difficoltà nel cammino dell’esistenza a volte perdiamo fiducia e crolliamo nello sconforto. Ma tutto questo è normalissimo. Dentro di noi brucia la fiamma della conoscenza e della scoperta e non sempre ci sentiamo gratificati dalle nostre scelte e dei risultati ottenuti. E in questi frangenti, per lenire il dolore dell’insoddisfazione, siamo tentati di gettare addosso agli altri la responsabilità dei nostri insuccessi. Invece dovremmo sempre riconsiderare la nostra attitudine alla consapevolezza, poiché l’infelicità è sempre una costruzione del nostro mentale razionale, separato e isolato dall’anima essere. La vera medicina preventiva per il nostro benessere psico fisico ed emozionale è sempre la consapevolezza e la visione olistica - spirituale dell’esistenza. Importante è liberarci dai sensi di colpa, accettarci, mostrarci per quello che siamo senza complessi e paure, amarci ed essere capaci di amare in modo incondizionato.

Amiamo,  a prescindere.
Perché siamo “a - more”,  senza morte, infinito.
E l’amore è un posto che  non abbiamo bisogno di cercalo.
Ci siamo già,  e si aspetta.
Siamo una particella di Dio, ma anche … del Diavolo.
Scopo della vita è riuscire a capirlo e scegliere …

INSEGNARE - EDUCARE = educere, «trarre fuori», «tirar fuori ci  che sta dentro»: favorire l’emersione delle potenzialità, capacità, qualità, attitudini … mettere in condizione di esprimersi non di “reprimersi”! Favorire l’autostima, non la disistima affibbiando giudizi perentori, pagelle, voti inutili e pretendere conoscenze mnemoniche.  Quanti ragazzi vittime di un sistema educativo obsoleto, costretti a considerarsi incapaci per colpa d’insegnanti incapaci!

Cervello, memoria e schema corporeo 

La nostra esistenza non è condizionata e guidata dalle nostre esperienze, ma da quello che queste esperienze hanno significato per noi e come il loro “ricordo” continuino a influenzare la nostra mente - volontà (Io). 

La nostra memoria, il nostro agire reattivo nel nostro quotidiano è essenzialmente guidato dal nostro inconscio, dalla memoria - conoscenze latenti specie specifiche che ci modellano nell’evoluzione da miliardi di anni. Conosce, scoprire, intuire significa in gran parte “ ri - cordare” , far risuonare attraverso il cuore il sapere dell’Anima. 

Non far finta di non vedere i perché dei dolori dell’anima. Ritorna ad osservare e riscoprire le ferite, esse ci parlano ed aprono la porta per far entrare la luce chiarificatrice. 

Anatomia dell’Anima 

Le conoscenze, il sapere, non appartengono e non sono una manifestazione del corpo fisico, del cervello, delle cellule e del DNA ma di un “campo morfico vibrazionale”, un’energia sottile informazionale (stringhe sonore) che pervade l’Universo generando e sperimentando le infinite forme dell’esistenza.    La conoscenza è innata, sta dentro di noi sotto forma di energia latente, informazioni codificate in vibrazioni emesse da stringhe, le “corde sonore” dell’Anima. Ogni vita, percorso esistenziale che si rinnova, è un nuovo cammino di sperimentazione di un’Anima che viaggia nel Cosmo anelando la perfezione divina.  

Platone affermava che la conoscenza è “ricordare, rievocare” la saggezza delle esistenze premesse tramandate nei secoli e scritta nelle anime che si rinnovano in sempre nuovi corpi e opportunità esistenziali. Le sensazioni, le emozioni, il “dejà vu”, la chiaroveggenza, i sogni premonitori, capire “a pelle”, percepire il non detto, l’aura, le affinità elettive, le vibrazioni dell’anima, i brividi dell’amore, entrare in sintonia, leggersi negli occhi… un infinito linguaggio dell’Anima, dell’energia sottile di cui siamo fatti. La vita è una “caccia al tesoro” custodito nella nostra Anima.                                       Il "racconto confidenziale" della nostra vita intima, rappresenta il punto critico per capire il ROUS che pu  aiutarci a guarire. Ci sono cose che possiamo raccontare facilmente a tutti, altre solo ai veri amici, altre ancora solo a noi stessi. Ma abbiamo “segreti" inconfessabili anche a noi stessi. E l'Anima vuole capire questa ferita, per guarire.

Ogni nostra attività mentale, cognitiva, esperenziale vive sempre attraverso la memoria dell’Anima, l’universo dell’inconscio che ci appartiene solo in parte. Ogni azione è una reazione a una interpretazione del nostro Io guidato dalla particolare e personale memoria, ricordi, esperienze, conoscenze, conflitti recenti ed esistenziali. Se le ferite emozionali sono ancora vive e sanguinanti, le vicissitudini conflittuali traumatiche bloccano la nostra vitalità    

IL “TAO del SIMILLIMUM” . Appunti di omeopatia classica

Curarsi in modo naturale e biologico è un diritto di tutti gli esseri viventi: umani, animali e vegetali.

Il Rimedio Omeopatico Unitario Simillimum (ROUS) rappresenta una cura rispettosa della fisiologia per il vero benessere. Non sopprime i sintomi ma stimola la “Vix Medicatrix Naturae”, la forza guaritrice della natura innata in ogni essere vivente per ristabilire la libera circolazione nell’essere umano dell’energia e il benessere mentecorpo nella ritrovata armonia con l’ambiente. 

I principi di base del metodo terapeutico omeopatico sono:

  • La sperimentazione sull'uomo sano delle sostanze che saranno usate come rimedi.
  • La scelta e la somministrazione dei rimedi sperimentati in accordo con la legge di similitudine.
  • La somministrazione di un rimedio unico.
  • La dose minima.
  • Legge di guarigione di Hering: la guarigione avviene dall’alto in basso, dall’interno all’esterno (dagli organi più importanti a quelli meno importanti) e nell’ordine inverso di apparizione dei sintomi

(vedere il “ferro del mestiere” le fasi simpaticotoniche e vagotoniche dell’autoguarigione) .

IL ROUS: IL NON FARMACO

Il rimedio omeopatico non è “un farmaco” . La sua verifica si esperimenta nella capacità di effettuare la vera  guarigione attraverso la “reversibilità del processo morboso”. 

La parcellizzazione e l’analisi microscopica di organi e tessuti separati tra loro  dell’essere umano ci allontanano dalla comprensione della sua “individualità viva, unica e irripetibile”. 

Se da una parte ci sono state grandi scoperte tecnologiche mediche e chirurgiche fondamento irrinunciabile per le terapie urgenti e traumatiche, dall’altra si è persa di vista la visione della realtà unitaria dell’essere umano. Ci siamo allontanati sempre più dalla comprensione delle vere cause delle malattie, in particolare quelle croniche, precipitando le persone nell’abisso della paura, che rappresenta la vera e preponderante causa di morte e sofferenze. 

La frustrazione e l’ansia da prestazione medica risolutiva sintomatica di molti medici “omeopati” riduzionisti hanno trasformato e mortificato il rimedio omeopatico in “farmaco” mistificando e declassando la sua vera natura. Con tale approccio il rimedio omeopatico è stato relegato nel mare magnum delle “terapie naturali alternative”, equiparandolo alle usuali terapie chimiche, fitoterapiche od omotossicologiche  sintomatiche , venendo meno alla straordinarietà dell’impostazione filosofica omeopatica che è di curare le “persone” nella loro globalità di mente corpo spirito, non i sintomi! L’obiettivo del ROUS è stimolare le persone a liberarsi dalla condizione di “bruto e riprendere la coerenza evolutiva verso la virtù e conoscenza” (Dante Alighieri), la via interrotta verso i propri obiettivi di emancipazione “dall’egoismo autistico infantile all’altruismo di persona adulta” (T. P. Paschero) , matura e guidata dall’Amore Incondizionato  e dagli alti scopi della propria esistenza.   “Ogni mattina ci svegliamo per “inventare - dipingere” la nostra vita, perseguire gli “alti scopi della nostra unica, inimitabile e straordinaria  esistenza”, realizzare i sogni e trasmutare i nostri demoni in angeli, affinché lo Spirito possa finalmente guarire l’Anima in pena”. 

Il rimedio omeopatico ultramolecolare (oltre la diluizione 12CH, numero di Avogrado) non ha ponderalità, non contiene “statisticamente” molecole (secondo le nostre limitate capacità di indagine ultra microscopica).

Da circa 200 anni le sostanze omeopatiche sono sperimentate nell’uomo sano descrivendone quasi “matematicamente” gli effetti clinici comuni a tutti gli sperimentatori.  La medicina omeopatica è l’unico metodo terapeutico che si basa su fenomeni scientificamente verificabili e ripetibili in “vivo”, nella realtà clinica sintomatologica reattiva degli esseri umani.

“La cosa più importante , ci  che realmente ha valore nell’attitudine del medico è il senso dell’unità della vita. Se non ce l’ha non pu  comprendere l’ammalato, né fare niente per lui”. (T.P. Paschero).

“E oggi, dopo tutti questi anni rischiamo di scomparire, inglobati nel rimedio diventato farmaco” A. A. Rodriguez .

La vera conoscenza, la solidarietà e l’amore nascono nel e dal cuore e da esso si crea ed emerge l’empatia, la capacità d’ascolto, percepire, condividere e risuonare col proprio e l’altrui Sé;  evolvere dall’autismo egoico infantile, liberarsi dei fantasmi e finalmente capire i tanti perché. 

La nostra vita dipende da questa energia infinita ed inesauribile: vivremo finché sapremo accoglierla e utilizzare.

Le sue idee forza:

  • APERTURA
    Accetto di aprirmi con fiducia alla Vita, senza paure, nè limiti: mi dono all’esistenza.
  • MUTAMENTO
    Accetto i mutamenti che la vita comporta. Accolgo ogni nuova possibilità come opportunità di crescita.
  • INSIEME
    Acconsento di essere parte del Tutto,  mai separata, seppur distinta: accetto di essere aiutata e sostenuta in ogni momento.

 

“L'uomo pu  vedere il proprio riflesso nell'acqua soltanto quando si china avvicinandosi ad essa; e anche

il cuore dell'uomo deve chinarsi sul cuore del suo simile: allora vedrà se stesso nel cuore di lui.” Proverbio Cassidico

 Nel percorso della conoscenza ognuno è protagonista, intelligente, umile, sensibile e custode dello sviluppo della propria libertà interiore;  nessuno è gregario o di secondaria importanza. Ognuno ascolta e impara, ognuno confida e insegna. Ognuno ascolta e riceve quello che ha bisogno e dona e dà quello che pu .  È questo il senso vero della solidarietà umanista e l’obiettivo del nostro stare insieme.  Il grande limite della medicina allopatica meccano - tecnicista è ignorare che il vero benessere s’identifica nello sviluppo evolutivo spirituale della coscienza.

Solo sviluppando la coscienza del nostro essere nella sacra unità  “Mente Corpo Spirito” potremo controllare le forze oscure degli impulsi limitanti materiali egoici  e riscoprire la nostra essenza divina. La guarigione è un atto creativo energetico che nasce dall’interazione empatica tra due anime che risuonano nella stessa aspirazione alla conoscenza obiettiva, incondizionata e alla continua ricerca della perfezione della propria essenza spirituale evolutiva divina.      

“Non sarete mai stanchi, se agirete così col vostro paziente. È così che rivolgendomi alla sua totalità, a quello che c'è di perfetto in lui (e che si identifica con la mia propria realizzazione) l'aiuter  creativamente ad esprimere questa perfezione questa totalità interiore facendo sì che la senta come presente” (T.P. Paschero).

Il ROUS  è diagnosticato soprattutto  nei sintomi emozionali e mentali. 

Attraverso il lavoro di identificazione empatica stimoleremo la legge di guarigione elevando contemporaneamente il nostro livello di coscienza e conoscenza e quello dell’ammalato,  in ogni esperienza terapeutica. 

La guarigione inizierà quando finalmente riusciremo ad uscire dall’egoismo infantile e ad aprirci all'altruismo e all'amore naturale e irresistibile per la vita. Alla comprensione del nostro essere profondo nascosto, inconscio che va oltre i sintomi superficiali del corpo. 

 Osservare un ritorno di vecchi sintomi precedentemente soppressi da reiterate terapie sintomatiche farmacologiche è il segno del cambiamento in atto, della possibilità di una trasformazione - evoluzione del mentecorpo, della sua crescita interiore, il superamento della sua dipendenza emotiva, del suo infantilismo che lo portava sempre a chiedere aiuto per lenire le sue frustrazioni e desiderare trattamenti palliativi per anestetizzare i sui dolori morali e materiali. 

Il benessere si raggiunge nella consapevolezza che l'amore e la felicità non si cercano negli altri ma prioritariamente nel ritornare ad accettarci, ad amare l’unicità del nostro cuore in modo incondizionato e prendere consapevolezza che la nostra anima appartiene alla spiritualità divina.

“L’omeopatia è una scienza che non correla le discipline, le trascende” (A.A. Rodriguez).

L’omeopatia è conoscenza olistica dell’essere umano inteso come un Tutto “mente corpo anima spirito”, epifenomeno del suo particolare ambiente e storia personale: il metodo terapeutico del medico  specialista in “ Scienza Umana Integrale”  che trascende le specializzazioni. 

L’approccio clinico medico - paziente dev’essere empatico,  paritario e non separato tra “osservatore e osservato”, evitando l’errare di concentrarsi su esami, radiografie e sintomi superficiali perdendo di vista l’unità dinamica della persona sia nel suo stato di salute che di malattia. 

“La vita è un processo che cerca conoscenza: vivere è imparare”. 

(Konrad Zacharias Lorenz, etologo, premio nobel 1973). 

“L’omeopatia non è solo una scienza, ma anche arte. È arte nella comprensione dell’essenza all’essere umano e nel cogliere il senso profondo della malattia”. (T.P. Paschero)

Etichettare la malattia come conseguenza di sfortuna, contagi di microrganismi, cellule che impazziscono … è “viver a bruti”, ignoranza pura e malafede,  offendendo la nostra esistenza e sacra essenza divina.  

La somministrazione del ROUS va fatta in modo singolo, per capire la sua azione - integrazione dinamica con quell’essere umano “in quel momento” della sua vita - evoluzione, evitando la altre sostanze che potrebbero interferire con la sua azione e confondere la sintomatologia reattiva. 

Per curare e capire gli altri dobbiamo prima farlo con noi stessi, per riconoscere analogicamente il paziente nostro simile e poter stabilire una proficua relazione dinamica di conoscenza. 

L’approccio clinico diagnostico senza schemi - protocolli precostituiti  certi possono far sembrare il nostro operato titubante,  incerto, insicuri. Ma “l’insicurezza”  è la nostra sicurezza” (A.A. Rodriguez). 

Nella visita olistica vanno scoperti e appresi nuove chiavi di lettura e d’indagine patobiografica, affinare la capacità di cogliere i sintomi “straordinari, rari, strani” che testimoniano la personalità unica che abbiamo di fronte e non semplicemente i sintomi della semplice sofferenza superficiale organica del momento. Entrare abilmente e sottilmente attraverso anche una piccola fessura in un universo inimitabile che è il singolo essere umano e scorgere le sue intime sofferenze nascoste. Il metodo d’indagine è rappresentato dal nuovo approccio paradigmatico del linguaggio sottile, energetico quantistico  spirituale, per intuire una rete di trasmissione dinamica di un Tutto espressione del Tutto che l’essere umano rappresenta.  

La legge di Hering, la legge biologica SPNEIO di guarigione 

Il concetto fondamentale della legge di guarigione è sintetizzato dalla legge di C. Hering: i sintomi si manifestano prima all’interno, nelle parti più profonde e preziose dell’organismo  (mente, cervello, cuore) ed emergono sotto forma di sensazioni - emozioni d’inquietudine, ansia, malessere inspiegabile, palpitazioni cardiache e ansia respiratoria senza evidenti alterazioni organiche. Questa fase è caratterizzata da uno stato neurovegetativo di iper simpaticotono, uno stato di “allerta” dettato dal vissuto conflittuale e guidato dall’asse dello stress del CRH, l’ormone che stimola la cascata adrenalina - cortisolo. Nella fase post conflittuale, superato il periodo critico, si entra in quello di guarigione caratterizzato da una prevalenza del tono vagale parasimpatico. I sintomi mentali e relazionali migliorano: la “volontà” riacquista fiducia e forza, voglia di fare, di vivere, la memoria, la performance intellettuale. I rapporti familiari, sociali e trascendentali nel loro insieme “spiritualità” riprendono fiducia ed entusiasmo.  Contemporaneamente iniziano a manifestarsi i sintomi di eliminazione delle tossine psico - fisiche e il meccanismo  infiammatorio della riparazione tissutale - organica. I sintomi di eliminazione cutanea (eruzioni, prurito, arrossamenti, vescicole) e delle mucose (tosse, diarrea, dispepsia, raffreddore, mucositi) sono i primi a comparire. 

I sintomi fisici rappresentano un indispensabile strumento e modello di analisi informazionale clinico dell’evoluzione delle fasi fisiopatologiche interne all’organismo. Senza un’attenta e intelligente analisi e  corretta interpretazione della mappa espressiva mentecorpo non potremo mai capire quello che succede all’interno dell’essere umano. 

Ogni organo e tessuto umano esprimono una precisa correlazione reattiva biologica, evolutiva,  psico - embrionaria conflittuale, interpretata dalla “volontà - personalità” (Costante Biologica) dell’essere vivente in quel preciso momento e in quelle particolari condizioni ambientali -adattative. Ogni vissuto conflittuale è sempre correlato a un particolare sentito emozionale biologico, con conseguente reazione fisiopatologica sui tre livelli dell’essere umano: mentale (psico - emozioni - sensazioni), cerebrale (schema corporeo guida PNEI) e organico (modificazioni reattive adattative tissutali e cellulari).   

La comparsa di eventuali sintomi esonerativi fisici durante il trattamento col ROUS (a esempio eruzioni, leucorrea, dispepsia, diarrea, cistite) indicano una positiva reazione dell’organismo che si sta depurando eliminando vecchie tossine psico - fisiche precedente soppresse con terapie allopatiche. Importante non sopprimere queste benefiche reazioni esonerative, altrimenti compromettiamo il processo di guarigione.  Eventualmente allorché questa fase reattiva - ripartiva (infiammatoria)  vagale è troppo eclatante e difficile da sopportare, possiamo assumere qualche rimedio omeopatico o fitoterapia di modulazione infiammatoria, ma non farmaci chimici soppressivi potenzialmente tossici. 

Al contrario se durante un trattamento omeopatico dovessero insorgere o ritornare sintomi mentali, emozionali, psichici precedentemente migliorati, bisogna sospendere il rimedio, in quanto l’organismo non lo gradisce o non ne ha più bisogno in quel momento. 

Se durante la terapia con il ROUS un paziente affetto da gravi disturbi della Volontà - Personalità con sintomi mentali distruttivi eterolesionistici (odio, rancore, bipolarità, aggressività, omicidio) e/o autolesionistici (tendenza a procurarsi intenzionalmente ferite) compaiono sintomi a carico degli organi diretti dallo schema corporeo del “territorio” , vuol dire che l’andamento dei sintomi è positivo. 

A esempio possono insorgere sintomi cardiovascolari quali tachicardia, extrasistoli, ipertensione o epatici (colica biliare, epatite), cioè sintomi a carico degli organi più importanti dopo l’essenza della Volontà. E questo è una “direzione” positiva dei sintomi secondo la legge della guarigione. 

L’odio e le manie auto ed eterolesionistiche rappresentano una tendenza - direzione negativa dell’andamento clinico delle malattie psicotiche che possono condurre il paziente al suicidio a all’omicidio. Al contrario la comparsa di sintomi a carico degli organi diretti dallo schema corporeo del “territorio” indica un’evoluzione positiva dei sintomi, indicando un’emersione dei patemi dell’anima e una presa di coscienza- elaborazione dei conflitti rimossi. Gli organi rappresentati dall’area corticale temporale perinsulare rappresentano l’interfaccia tra la Volontà (direttore supremo animico) e il resto del mentecorpo.  

Un’eventuale evoluzione -  direzione dei sintomi “centripeta” dalla periferia al centro rappresenta una prognosi sfavorevole. Per esempio se scompaiono i sintomi cardiaci o epato - pancreatici e ricompaiono o si aggravano gli attacchi di panico (disturbi animici della volontà) siamo in presenza di un decorso clinico - sintomatologico sfavorevole.   

L’ autolesionismo, con la ferita e il dolore fisico autoinferto, rappresenta un tentativo estremo per alleviare il dolore profondo conflittuale animico insopportabile. Ricorrere al corpo focalizzando la propria attenzione sul dolore fisico, rende più tollerabile il dolore morale ed esistenziale e tentare di uscire dal profondo vuoto in cui si è precipitati. Il comportamento autolesionistico “sposta” l’attenzione dal dolore emotivo insostenibile a quello fisico più gestibile . Molte “malattie” in realtà sono il mezzo per evitare di far precipitare la mente nell’abisso della pazzia. 

Per capire “quello che succede” nel mentecorpo bisogna essere come detective: analizzare ogni traccia, i “disturbi da…”, le modalità d’insorgenza e descrittiva emozionale dei sintomi, la loro peculiarità, unicità e straordinarietà, la direzione - evoluzione secondo la legge di Hering.  Fondamentale capire eventuali riemersione - esonerazione di sintomi precedentemente soppressi. Se compaiono eruzioni cutanee o sintomi gastro intestinali (diarrea, dispepsia, nausea) e contemporaneamente migliorano i sintomi cardio - respiratorie e psichici, vuol dire che siamo nella strada giusta verso la guarigione. Il corpo si sta liberando di tossine precedentemente soppresse con farmaci sintomatici. I sintomi mentali devono sempre essere considerati quelli più importanti e devono farci da guida per valutare la correttezza dell’impostazione e dell’evoluzione terapeutica. 

La regola fondamentale da seguire è quella dettata dalla Natura: dalla sua attenta osservazione possiamo capire la nostra condotta diagnostica e terapeutica. Una sostanza che a dosi materiali ponderali provoca una malattia, a dosi diluite omeopatiche non ponderali, la cura: “similia similibus curantur”.  Ogni essere umano è unico, inimitabile e anche la sua cura è necessariamente unica e personalizzata. Bisogna uscire dalla mentalità dei protocolli terapeutici uguali per tutti del paradigma della medicina allopatica. Il ROUS non è una sostanza chimica, non è un farmaco come tradizionalmente inteso, ma una sostanza diluita e dinamizzata trasformata in una “informazione” contenuta nell’acqua (o in granuli di lattosio). La sua azione terapeutica è di tipo “energetico”, in relazione all’interazione tra le vibrazioni elettromagnetiche del rimedio e quelle dell’ammalato.  Ne risulta, come obiettivamente dimostrato dalle sperimentazioni in vivo dei provings, una reazione dinamica sottile con la stimolazione della Forza Vitale - reattività PNEI dell’organismo in cura. 

Conosci te stesso 



Per capire e curare gli altri dobbiamo prima sperimentare, verificare e imparare ad osservare la nostra personalità e le modalità di conoscenze verso noi stessi. 

 “Il medico deve sapere chi è come persona, comprendere qual’è la sua suscettibilità morbosa, per poter individuare prima su di lui che cosa sono mi sintomi peculiari, eccezionali, straordinari” .        (A.A. Rodriguez).

Gli occhi vedono quello che la mente sa. Per capire quello che c’è da curare, bisogna sperimentare l’ “auto osservazione” e la capacità di leggersi dentro per favorire l’emersione dei motivi dell’odio, del rancore, irritabilità, il desiderio di dire bugie, di ferire e offendere. Siamo fatti di luce e buio. Il Tutto della storia evolutiva, emozioni e sentimenti “buoni e cattivi”, traumi, frustrazioni, gioia e dolori sono iscritte nel nostro archivio informazionale del DNA.    

“Chi conosce gli altri è intelligente, chi conosce sé stesso è illuminato”. (Aforisma taoistico)

Studiarsi e auto osservarsi con umiltà e obiettività: abbiamo a disposizione un libro straordinario da leggere per imparare l’arte terapeutica: noi stessi, il nostro mentecorpo, le nostre isterie, malvagità, sensi di colpa, la nostra bontà, amore e senso della solidarietà

Sperimentare l’auto osservazione ed esercitarsi a “leggere” la dinamica relazionale ambientale, familiare e sociale propria e altrui, il linguaggio non verbale, quello spontaneamente detto senza domande, i silenzi (omissioni!) dettati dalla riservatezza , le lacrime, i vuoti emozionali, i cambiamenti del tono di voce, gli sguardi, la postura del corpo in rapporto ai sentimenti espressi, come si consola, come si aggrava, cosa e come mangia. Tutto ci   rappresenta il fulcro della metodologia diagnostica e terapeutica Omeopatica e della filosofia della Scienza Umana Integrale. Ogni sintomo fisico importante è l’espressione di un preciso conflitto esistenziale che lacera l’anima della persona e c’indirizza ad approfondire il suo particolare vissuto emozionale. Un’eventuale rifiuto o titubanza ad approfondire quel particolare tema patobiografico rivela la gravità della sua ferita emozionale che blocca e dissipa l’energia vitale.    

L’obiettivo dell’indagine introspettiva diagnostica è cogliere il significato complessivo, il legame che traspare e unisce tutti i sintomi (serie sintomatologiche) che testimoniano e si fanno portavoce della sofferenza di fondo globale esistenziale - costituzionale e di “quello che bisogna curare”: la diatesi - suscettibilità morbosa. E capire poi come il ROUS, man mano che si aumenta la potenza della sua somministrazione, aiuta le persone nel loro percorso di crescita evolutiva e trasformativa. Il ROUS va generalmente somministrato a brevi cicli (5-7 giorni), per poi sospenderlo, osservando l’evoluzione dei sintomi. Quando eventualmente e se ci accorgiamo che l’azione terapeutica - evolutiva del ROUS smette di agire, potremo decidere di riprendere la somministrazione alla stessa potenza e a una superiore. Quello che ci guida in queste personalissime decisioni sono sempre principalmente i sintomi mentali ed emozionali del paziente.       

Omeopatia: medicina olistica


Non è più ammissibile e concepibile continuare a curarsi sopprimendo i tanti sintomi che possono aversi e favorire il depositarsi nel corpo delle tossine psico fisiche favorendo l’instaurarsi delle patologie croniche degenerative. 

Bisogna curare la “Volontà” , l’amministratore centrale , il “direttore dell’orchestra”. Il Rimedio Omeopatico Unitario Simillimum (ROUS) è una sostanza energetica che stimola e cura il “direttore dell’orchestra”, il sistema PNEI e  indirettamente tutti i sintomi e le malattie.

Il ROUS non cura soltanto un sintomo o una singola patologia particolare ma stimola energeticamente la Forza Vitale (dynamis), il sistema PNEI - Microbiota. Il meccanismo atavico dell’autoregolamentazione e dell’autoguarigione dell’essere umano viene rivitalizzato in tutta la sua globalità e ogni cellula, tessuto od organo ne trae enorme benefici.    

Nello stato di salute, la Forza Vitale (Autocratica) che anima come dynamis il corpo materiale (organismo) governa con potere illimitato e conserva tutte le parti dell’organismo in ammirevole ed armoniosa coordinazione vitale, sia rispetto alle sensazioni che alle funzioni, di modo che quello spirito dotato di ragione che risiede in noi possa usare liberamente questo strumento vivo e sano per i più alti fini della nostra esistenza” (C.F.S.  Hahnemann) .  

 Il ROUS non è una sostanza ponderale chimica o fitofarmacologica ma “acqua informata energetica” (o granuli) e possiede potenti o potentissime vibrazioni energetiche in poche gocce o granuli.  

Il ROUS non agisce mediante un’azione farmacodinamica come tradizionalmente intesa dalla biologia chimica ma con le sue vibrazioni atomiche elettromagnetiche e solo se trova una risonanza (similitudine) con le vibrazioni cellulari dell’organismo ospite.

“Il medico  è come un capitano di vascello (guida per  il paziente). Il vascello possiede la forza necessaria a navigare, ma è incapace di scegliere da solo la via da seguire durante l’infuriare della tempesta (malattia). Spetta al capitano (medico) saperlo dirigere in porto, tramite la sua abilità nell´arte della navigazione (guarigione)” . 

(J. T. Kent)

L’obiettivo del ROUS non è mirato alla cura - soppressione di un sintomo, di una malattia o di un organo, ma a ristabilire l’armonia vibrazionale tra tutti gli atomi, molecole, cellule, tessuti e organi di un essere umano, per favorire l’armonia nelle relazioni “mente corpo spirito” nel suo Sè e nel suo rapporto col Tutto Ambiente, inteso come dinamica relazionale. 

ROUS e Meditazione Energetica Trascendentale  

L’associazione terapeutica tra l’energia vibrazionale del ROUS e la pratica costante della MET, permette al paziente di “riaprire gli occhi”, riconsiderare la propria esistenza, aprire le porte dell’inconscio per far emergere, capire e rielaborare il proprio conflitto esistenziale, le frustrazioni e le delusioni che avvelenano il suo mentecorpo. 

Il ROUS rappresenta la “cura”, l’ideale e straordinario strumento terapeutico olistico per ogni patologia, allorché, per , si riesca a individuare la sua “similitudine”, la sua ”somiglianza” cioè con “quel” paziente e in “quel momento”… 

Ogni rimedio omeopatico ha una sua “personalità”, un insieme di sintomi, sopratutto mentali ed emozionali studiati mediante la sua somministrazione in dosi quasi ponderali in persone sane che si sono prestati a “sperimentarne” gli effetti. 

C.S.F. Hahnemann

La sperimentazione omeopatica o “proving”

Il “proving” è la sperimentazione pura del farmaco omeopatico sull’uomo sano, svolta con metodo “induttivo” e “dal concreto all’astratto”, non allo scopo non di dimostrarne l’efficacia ma piuttosto per ottenerne il quadro generale dei sintomi propri del rimedio stesso.

Contrariamente alla sperimentazione allopatica, quella omeopatica considera anche sintomi qualitativi e non solo oggettivi/quantitativi.  Le regole del proving sono chiare e precise: dura circa un mese, viene eseguito in “doppio cieco” o in “triplo cieco”, spesso con la presenza di placebo, su gruppi di volontari sani. Essi devono trovarsi in stato di relativo equilibrio, senza assumere farmaci o altri rimedi omeopatici: alcuni vanno ad assumere il “verum”, ossia la sostanza da studiare (di origine vegetale, minerale o animale), opportunamente dinamizzato, ed altri – senza saperlo – assumono il placebo.

Nessuno conosce ci  che si assume, se non il “direttore” del proving.

Oltre al direttore, ci sono generalmente altre figure che partecipano alla sperimentazione, detti

“supervisori” (i quali monitorano l’andamento dei sintomi di uno o più sperimentatori volontari) e

“coordinatore” (il quale per l’appunto coordina il lavoro dei supervisori e ne rende conto al direttore).     La raccolta dei sintomi relativi al cambiamento dello stato mentale, emozionale e fisico è effettuata per mezzo di appositi diari tenuti dai volontari o provers: ci  permette di “scrivere la materia medica omeopatica” del rimedio sperimentato, oppure di ampliarla o di riconfermarla” ……. Il medicinale omeopatico studiato con il proving è in grado di curare il ritratto dei sintomi presenti nel singolo malato quando emergono spontaneamente in una condizione di patologia: 

in pratica, ogni malattia viene curata con rimedi capaci di riprodurne gli stessi sintomi caratteristici nell'individuo sano”

Come diceva Hahnemann con l’espressione “similia similibus curentur (“i simili sono curati dai simili”), il rimedio omeopatico studiato con il proving è in grado di curare il ritratto dei sintomi presenti nel singolo malato quando emergono spontaneamente in una condizione di patologia: in pratica, ogni malattia viene curata con rimedi capaci di riprodurne i sintomi caratteristici nell’individuo sano.

Nel decennio dal 1812 al 1822 Hahnemann e i suoi allievi dell’”Associazione dei Prover” di Lipsia sperimentarono su se stessi fino a quaranta rimedi ciascuno, costruendo così l’Omeopatia e la sua prima “Materia Medica“; altri, dopo di loro, hanno sperimentato con successo altri rimedi, come ad esempio l’appassionato dottor Hering.                                                                      

A cura della FIAMO (Federazioni Italiana Associazione Medici Omeopati)    

Il simile cura il simile 

La similitudine con il rimedio omeopatico si pu  scoprire dall’analisi incondizionata, con mente libera da pregiudizi e protocolli (come purtroppo sono seguiti e insegnati dalla scuola allopatica) dell’insieme dei sintomi del paziente: psichici, emozionali, generali, organici e particolari - strani.

Il ROUS aiuta, accompagna, non si sostituisce al paziente nel suo sforzo dinamico per far emergere il suo conflitto esistenziale, le sue paure, frustrazioni, false percezioni, pregiudizi ereditari, paure inculcate dalla FBM,  per rielaborarle e ristabilire coscientemente e consapevolmente il proprio equilibrio benessere “mentecorpo ambiente”. 

La medicina è e deve ritornare ad essere “arte” che “guarisce”  e non “cura” semplicemente dei sintomi.

Il processo di guarigione omeopatico “bio logico” si accompagna contemporaneamente a una crescita in consapevolezza spirituale: la persona inizia a imparare ad auto osservarti, conoscersi intimamente e scoprire il significato del proprio disequilibrio, ponendosi come attento osservatore attivo della propria salute e non più passivo esecutore di protocolli diagnostici e terapeutici.   

La Medicina Omeopatica non cura semplicemente un sintomo - malattia (vago concetto astratto) : fa molto di più ! Cura la persona che soffre nella sua TOTALE, particolare, univoca sofferenza, aiuta a far emergere tutte le sue angosce, frustrazioni e a rielaborare il suo conflitto esistenziale, radice di tutte le sue sofferenze attuali.  Tuttavia è indispensabile una leale e rispettosa alleanza “medico - paziente”. Solo se la paziente saprà aprirsi sinceramente, lealmente e raccontare le sue angosce, dubbi, paure, offese subite e scheletri nascosti… potrà mettere in condizione il medico omeopata a individuare il giusto rimedio per lei. In tal modo, ogni guarigione diventa possibile…

La sofferenza interiore  della mente – coscienza deve trovare una  “soluzione” per non perdere il contatto con la realtà, per non “impazzire”: ecco che il “corpo” viene in suo aiuto, prendendosi in carico i suoi conflitti  per cercare di elaborarli e superarli. Guai se il corpo non potesse più “fare” malattie… s’andrebbero tutti in manicomio! 



I sintomi rappresentano le “valvole di sfogo” per eliminare tossine psico - fisiche e simboli, preziose tracce per indicare le vere sofferenze dell’anima in pena.

«Quando si tratta di effettuare una guarigione, il medico deve servirsi di tutti i mezzi possibili a sua disposizione in modo da poter determinare, nelle malattie acute, la causa occasionale più probabile; nelle malattie croniche, le fasi evolutive più significative. Potrà così scoprirne l’origine, la causa profonda, fondamentale, che il più delle volte è un miasma cronico (conflitto esistenziale e transgenerazinale) . Nel far questo, bisognerà tener conto: della costituzione fisica del malato, soprattutto nelle affezioni croniche, del suo carattere morale e intellettuale,  delle sue attività, del suo tipo di vita, delle sue abitudini, della sua situazione sociale, dei suoi rapporti con i familiari, della sua età, della sua vita sessuale, ecc. 

C.S.F. Hahnemann

“Più voliamo in alto, più piccoli sembriamo a chi non sa volare!”  
Friedrich Nietzsche

La “malattia” rappresenta un momento di trasformazione, evolutivo necessario,  di “caos”: “conditio sine qua non” di  riprogrammazione uomo – ambiente continua,  per permettere all’essere umano “sistema biocibernetico aperto”, di trovare nuove migliori soluzioni possibili di adattamento, di acquisire nuove “informazioni” per permettergli  di evolvere dal suo stato d’inferiorità autistico , verso quello superiore altruistico (T. P. Paschero) per perseguire gli “ alti fini dell’esistenza” (C.S.F. Hahnemann)

Ogni essere umano è un “unicum irripetibile” ( E = MC2) nella storia dell’Universo, una “goccia microcosmica che si fonde nel mare macrocosmico, che a sua volta si fonde in esso” (aforisma MTC), tentativo evolutivo della Natura – Tutto (E, coerenza, evoluzione, Qi, forza vitale universale), per una ulteriore complessità – armonia del “viaggio” (C2, dynamis) verso l’Evoluzione, una  “piccola e debole ma preziosissima vita” (M – materia), espressione di miliardi di tentativi, rimaneggiamenti, ricomposizioni epigenetiche in cerca della strutturazione posturale migliore possibile da offrire all’ambiente per adeguarvisi e spingerlo ad adeguarsi, a sua volta, per le sue esigenze (antropizzazione). 

Ogni individuo è un UNICUM irripetibile, espressione di “miliardi” di variabili bio – fisico – chimiche personali e ambientali: di conseguenza la sua malattia è singolare ed unica, poiché espressa e vissuta da “quel” corpo, in “quel” momento, in una singolarità altrettanto straordinaria e irripetibile, talvolta, anche per lui stesso, nello scorrere del tempo!  


Medico come “diapason”
:

  • La qualità della relazione si basa sull'ascolto non valutativo (PRIVO DI PREGIUDIZI) e si concentra sulla comprensione dei sentimenti e bisogni fondamentali dell'altro.
  • Tuttavia se il medico non conosce se stesso (sperimentazione – proving), difficilmente riuscirà ad ascoltare e sintonizzarsi sulla giusta lunghezza d’onda del paziente e, viceversa, non potrà offrire una vibrazione adatta o un canale recettivo verso cui il paziente possa sintonizzarsi (e aprirsi) per raccontare la sua “storia emozionale”.

EMPATIA E VISITA OMEOPATICA 

L'empatia è il cuore del processo di comunicazione nella visita omeopatica (olistica per natura), una risonanza che si stabilisce tra le menti, le anime e i cervelli attraverso i "neuroni-specchio“: osservando altre persone nel medesimo stato emozionale si attivano le corrispondenti aree cerebrali dello schema corporeo – personalità costituzionale, attivandosi circuiti vibrazionali di interazione - compenetrazione. 

EMPATIA del medico verso la paziente e viceversa …

La “diagnosi” che deve fare il medico omeopata DIPENDE MOLTISSIMO dalla CAPACITÀ DELLA

PAZIENTE ad APRIRE IL SUO CUORE - INCONSCIO e saper “CONFIDARE” i suoi “segreti”  … delusioni, lutti interiori, sentimenti segreti, di “colorare” eventi, paure, contrasti, vecchi o recenti, vicissitudini, bocconi amari costretti ad ingoiare in famigli, nel lavoro… 

Se offriamo una falsa “maschera” dettata da orgoglio, paura di essere giudicata, nascondiamo le nostre vere sofferenze … il medico omeopata difficilmente potrà prescrivere un ROUS giusto e aiutarci verso il cammino dell’AUTOGUARIGIONE.

Ricordiamoci che è sempre la  “MENTE - VOLONTÀ” che GUARISCE ! Che mobilita la Forza Vitale a elaborare e a liberarsi dei veleni conflittuali, vere cause di tutte le malattie.     

La medicina omeopatica rappresenta il "paradigma diagnostico – terapeutico”

più scrupoloso, rigoroso e ripetibile possibile, presente nel panorama medico – scientifico attuale,  in quanto si basa sull’applicazione del principio di similitudine, unico metodo percorribile, per la “non linearità” e non uniformità dei fenomeni, piuttosto che su una improbabile uguaglianza di tipo cartesiano; come fin qui risulta per altri metodi diagnostici e terapeutici.

E’ evidente che i confini diagnostici e terapeutici si “allargano” incredibilmente, facendo dell’omeopata un terapeuta dalle enormi potenzialità, in grado di guarire vecchie e misconosciute patologie croniche che avevano nel “sintomo” superficiale grossolano corporeo la loro “punta dell’iceberg” e il tentativo di reazione guarigione! 

Non è nel virus che bisogna cercare, ma nella mente per scoprire  le origini della malattia cancerosa… 

T. P. Paschero

L’indicazione del rimedio costituzionale pu  cambiare nella vita?

“Secondo la mia esperienza, la maggior parte delle persone rimangono nel loro stato costituzionale per l’intera esistenza.  In altri termini, la loro forza vitale risponderà allo stesso rimedio (simillimum) dalla nascita alla morte, escludendo per  i periodi delle patologie acute. Esperienze traumatiche, sia fisiche che psichiche, possono far cambiare la forza vitale di un soggetto portandola ad una frequenza diversa, con la formazione di un nuovo strato, ma è più facile che causino un deterioramento funzionale all’interno dello stesso strato” (P.M. Bailey, Psicologia Omeopatica, ed Salus, 2006) 

                                                                            Cause  malattie


(Riflettere sulla narrazione del conflitto causato dal tradimento del collega al concorso di primario.

Seminario del 18 2 24) 

Corpo, mente, anima e ambiente si ammalano e guariscono sempre insieme: è possibile incamminarsi verso il tentativo di comprensione de “ il senso della vita”, andando oltre alla singolarità individuale, verso i confini della conoscenza e la “spiritualità”, bene comune, amore per il prossimo inteso come “Tutto – Anima Universale”. La vita è un viaggio verso una sempre maggiore possibile complessità: dal

“quanto” energetico all’atomo, alla cellula, all’organo, all’uomo, alla società, al pianeta, agli universi e a “quello che non sta nelle capacità di pensiero dell’essere umano”.

In ogni punto dell’Universo c’è tutto l’Universo

In ogni punto del corpo c’è tutto il corpo.

Senza capire il “Tutto”, non si pu  curare una “Parte”!

 

Adele Alma Rodriguez, la “maestra”  

“Che cosa bisogna curare?” Era la domanda che, instancabilmente, Almina (Alma Rodriguez) ci ripeteva durante le lezioni di omeopatia classica, alla scuola LUIMO a Napoli.
La “volontà”, cercava di farci capire.
Ma che intendeva per “volontà”? 

L’indole spirituale, l’essenza che sporge appena, come la punta di un iceberg, dalla     dinamica relazionale. Quando il vero essere, intimo, nascosto, si affaccia tremolante dalle tenebre della prigione della maschera razionale.

La “volontà” del bambino rancoroso, egocentrico, autistico, che non è mai definitiva- mente nato, privato dell’agognato amore materno incondizionato. 

La “volontà”, frastornata dai mille lamenti delle sue incertezze, esiliata e profuga nel suo corpo. Imprigionata dalla ragnatela della paura, rabbia, desideri di vendetta, rancori, ansie. La “volontà” incoerente con la danza della vita, privata dell’orchestra delle melodie del- la natura. 

La “volontà” inascoltata dello spirito saggio che guida la vita millenaria.

Il rimedio simillimum, il “non farmaco”, la chiave per aprire la porta verso l’universo dell’inconscio, per invitarci a capire: perché succede?

Comprendere le cosiddette “malattie” come disagi della “volontà” di vivere, la loro “quintessenza - significato bio-logico” codificatosi, nel corso di miliardi di anni, negli archetipi epigenetici. Tentativi della “Madre Terra Cielo” di adeguarci all’Ambiente, per la sopravvivenza e la riprogrammazione - evoluzione.

Che cosa bisogna curare? La “volontà”, unica e inimitabile di ognuno...

Cara Alma, a ogni guarigione riemerge il tuo spirito saggio dentro di noi, nella “danza della vita”, dove ogni essere vivente si trasforma ed evolve nel Tutto, senza morire mai. 

Note: Adele Alma Rodríguez (1931-2018) fondatrice della Libera Università Italiana Medicina Omeopatica (LUIMO), Napoli. 

Con il nuovo approccio olistico diagnostico e terapeutico della psicobiologia embriologica possiamo realizzare una straordinaria “sinergia con potenziamento” tra la metodica scientifica strategica del “simillimum omeopatico” e quella della “Medicina Biologica - Scienza Umana Integrale ”. Possiamo liberare l’essere umano da gravi e inguaribili conflitti, paure profonde che minano la libera circolazione e funzione della Forza Vitale.

Gli antichi affermavano che il “veleno è il rimedio dello stesso veleno”. 

Ippocrate di Kos  analizz  e speriment  queste esperienze e metodologie (prime sperimentazioni omeopatiche), affermando che “ i simili curano i simili” : similia similibus curentur.

La Scienza Umana Integrale si pone l’obiettivo di curare l’uomo come “un Tutto”: l’individuo è da curare nella sua globalità e unicità, nel suo malessere esistenziale, non nel sintomo particolare, malattia od organo.

La storia biopatografica (personale e unica), c’indica l’origine e la causa conflittuale o traumatica della malattia, il perché e le circostanze in cui ha messo le sue “radici”. E’ lì che dobbiamo arrivare: alle radici del problema che possono essere molto indietro nel tempo, sino all’infanzia o addirittura all’epoca gestazionale della madre (disturbi da…)

Da queste considerazioni si evince l’importanza di un corretto inquadramento biotipico – costituzionale del bambino per liberarlo da eredità negative con un’appropriata terapia personalizzata informazionale. Se correttamente osservato, già nel neonato lattante si possono intravedere i segni costituzionali – diatesici2525 di una possibile evolutività negativa.

 

Malattia come “ben attia” per la sopravvivenza  

Ogni malattia è un “meccanismo - tentativo di riprogrammazione per la sopravvivenza”,  una reazione - manifestazione unica, personalissima, variegata, variabile da persona a persona, che trae origine da un “disturbo centrale della volontà”, conflitto esistenziale, fonte primaria di una energia perversa che emerge nei vari organi ed apparati, secondo uno schema fisiopatologico che si  è affinato nel corso di milioni di anni di evoluzione e che caratterizza la personalità di ogni  individuo. In altre parole ognuno ha il suo modo esclusivo  di ammalarsi, a secondo del suo “schema  corporeo”, la sua Costante SPNEIO e Posturale Globale.

I primi sintomi che in ogni malattia si manifestano, sono di tipo emozionali “mentali”, espressione e conseguenza non semplicemente di una sommatoria di manifestazioni cliniche, ma piuttosto di uno “stato mentale”: un atteggiamento, cioè,  emozionale – caratteriale, un modo di agire - reagire, di relazionarsi agli altri, di amare, di soffrire, di sognare, etc.

Il tutto caratterizza “quell’individuo”, un “trait d’union” di fondo che collega il “tutto” essere umano nelle sue manifestazioni intrinseche e tra esse ed il “Tutto” Ambiente. 

Si configura una contaminazione – impregnazione continua (riprogrammazione biologica e posturale globale) che traduce e caratterizza l’essere umano come un “circuito biocibernetico aperto all’ambiente”, personalità unica, che lo rende diverso dal “resto del Mondo e dell’Universo”.

La “personalità unica” interagisce continuamente con l’ambiente – spiritualità, riprogrammandosi per riadattarsi alle varie esigenze, per permettere l’evoluzione del singolo in sintonia con l’evoluzione del Tutto.

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 Il patrimonio genetico di ogni individuo conserva il codice segreto (DNA)  della storia dell’universo sostenuto e  proiettato dall’energia primordiale verso l’evoluzione del “Tutto” .

La medicina olistica biologica informazionale deve tenere presente la variabilità evolutiva e situazionale  precipua di ogni essere umano per una corretta terapia che deve adeguarsi ai diversi momenti della persona, considerando sempre la sua strutturazione costituzionale e la conflittualità esistenziale che si porta dentro dall’infanzia. 


Radici e falsa percezione  

I conflitti e le “litiasi tossiche cerebrali” che stanno alla base delle patologie, possono trovare le loro “radici” (primum movens) già dalla vita intrauterina della paziente o , addirittura, dal concepimento. Il neonato, infatti,  spesso mostra, nelle sue manifestazioni fisiopatologiche, grande analogia con lo “stato mentale e fisico” vissuto e mostrato dalla madre durante la gravidanza. 

Le radici della malattie spesso si “nutrono” e trovano origine da vecchi conflitti ereditati dalla persona afflitta, presenti nel suo biotipo costituzionale (terreno, codice genetico) e che si slatentizzano in particolari situazioni emozionali che risvegliano la disinformazione - conflitto esistenziale. La persona in tali situazioni reagisce come se la condizione conflittuale fosse ancora presente (falsa percezione, illusione) -> meccanismo dell’allergia!

La “malattia” si configura come uno “stato mentale – fisico”  che si colloca in un “attrattore” energeticamente migliore possibile della Costante Biologica, in grado di affrontare la patologia in atto o in attesa del momento opportuno per l’appropriata reazione utile.

Il mentecorpo assume una determinata “diatesi reattiva - postura” per adattarsi e sopravvivere nell’ambiente e nelle situazioni particolari.

La terapia informazionale (ROUS) rappresenta la chiave per  “aprire” la mente della paziente e metterla di fronte alla realtà. 

Possiamo avere due eventualità:

  • Situazione conflittuale reale. Per esempio una persona è costretta a convivere con la “suocera insopportabile” : in questo caso non possiamo sperare in una risoluzione completa ed immediata del conflitto, finché persiste. Possiamo solo aiutare la paziente a “gestire” la situazione.
  • Situazione conflittuale irreale o che non esiste più (illusione, falsa percezione), comportamento non adeguato e sproporzionato alla situazione attuale. In questo caso il rimedio informazionale mira ad aiutare a rimuovere la convinzione sbagliata, a far “riaprire gli occhi” alla paziente, farle rendere conto che il pericolo – conflitto non esiste più e fargli riacquistare la sicurezza perduta, causa profonda del suo malessere.  

L’AUTO OSSERVAZIONE: LA CHIAVE PER CAPIRSI  

Ogni sintomo va studiato in relazione al Tutto: “in ogni sintomo c’è tutto il mentecorpo”. 

In teoria potrebbe bastare un solo sintomo studiato ed analizzato in relazione a tutta la reattività SPNEIO per capire la giusta terapia informazionale personalizzata (ROUS):

  • reazione alla temperatura
  • preferenze ed avversione a cibi e bevande
  • tipo di appetito
  • sudorazione
  • sonno e sogni
  • sensazioni emozionali che si accompagnano ai sintomi
  • modalità reattiva dei sintomi

Non bisogna curare la patologia, ma la paziente nella sua globalità, l’insieme dei suoi sintomi ed in particolare la sua rappresentazione teatrale che rivela il suo “stato mentale - emozionale”: la sua “vera malattia”. 

Terapie mirate ai sintomi e alle manifestazioni patologiche locali danno scarsi risultati di guarigione.  Al contrario se riusciamo a capire lo “stato mentale - personalità” ed identificare la similitudine del rimedio (simillimum) , possiamo curare le patologie più svariate e gravi.

La malattia è un “fenomeno generale”, non locale e va ricercata attraverso l’analisi della personalità attuale della paziente che si evince dalle sue azioni e reazioni, nel suo modo di pensare, di rapportarsi agli altri, nei giudizi che esprime nei confronti delle persone a lei vicino, nel suo comportarsi in generale,  nelle sue modalità di esprimere i sintomi: in ogni sintomo ed in ogni modalità vi è sempre il “tutto”.

Aforisma 211 dell’Organon (H.) : “Ci  è talmente vero che lo stato d’animo (del paziente) spesso è il fattore determinante nella scelta del rimedio”.

 

Il conflitto esistenziale spesso viene rimosso e nascosto nella coscienza profonda, dove alberga come una nube tossica indistinta e dimenticata, pronta ad essere evocata inconsciamente in determinate situazioni, riaffiorando in superficie con tutto il suo seguito angoscioso. Questo conflitto nascosto, indistinto e misconosciuto rappresenta la “radice” delle reazioni inappropriate ed esagerate che stanno ala base dell’atteggiamento patologico nevrotico.

I neonati possono riflettere nel corso della vita, le litiasi tossiche accumulate durante la vita fetale,  in conseguenza di conflitti angosciosi e stati mentali in genere “molto intensi” vissuti della madre in gravidanza. 

Anche lo stato d’animo vissuto dai genitori durante il concepimento pu  influenzare  il patrimonio genetico e la futura personalità del futuro individuo ( R. Sankaran) .

Paragonando i sintomi – malattie ai rami e alle foglie  di un albero, possiamo affermare che essi si originano e si nutrono della linfa che trasporta le paure nascoste che albergano nelle sue radici.

Da ci  si evince l’importanza di una adeguata assistenza emozionale della gestante (corso olistico di assistenza alla nascita), per evitare che eventuali vicissitudini e stati conflittuali possano diventare “matasse” che imprigionano il feto procurandogli una precoce “armatura caratteriale nevrotica” che condizionerà per tutta la vita il neo individuo.

MECCANISMO D’AZIONE RIMEDIO OMEOPATICO SIMILLIMUM
Premessa di fisiopatologia energetica

Come dimostrato da grandi scienziati della medicina e della fisica quantistica (A. Einstein,         L. Montagnier, E. Del Giudice, G. Preparata, V. Elia et al) l’acqua riesce a memorizzare informazioni quando sottoposta a un flusso energetico elettromagnetico, attraverso una particolare disposizione delle sue molecole di H2O (legami idrogeno) nei cosiddetti CLUSTERS (=raggruppamenti) INFORMAZIONALI.  Ogni essere umano ha un personalissimo schema corporeo  energetico metabolico Psico Neuro Endocrino Immunitaria Organico di  vibrazioni cellulari, definito DOMINIO DI COERENZA ENERGETICA individuale.

Tutte le cellule, molecole e DNA vibrano armonicamente in una determinata, specifica e personale “frequenza di oscillazione”, formando un’unica entità energetica bio fisico chimica “mente corpo” in relazione cosmica. Allorché le membrane e le molecole cellulari vibrano nello stesso livello di frequenza (dominio di coerenza), si realizza una fisiologica e armonica trasmissione delle informazioni tra tutti gli organi, con il conseguente BENESSERE globale.



Cluster: le molecole di acqua (H2O) possono
 disporsi sotto infinite reti informazionali
Quando, al contrario, alcune cellule (organi o tessuti) sono sottoposte a particolari “distress conflittuali” in conseguenza di traumi fisici o psichici, paure, lutti, vicissitudini, rancore, ferite emozionali …  perdono la fisiologica oscillazione coerente con le altre cellule e diventano “aree patologiche”, distoniche, dissinergiche, disturbando e squilibrando l’intero organismo. Questo è il meccanismo patogenetico della maggior parte delle malattie, in particolare di quelle croniche e neoplastiche, dove il livello energetico generale si riduce notevolmente a causa della dissipazione entropica e dell’esaurimento energetico indotto dalle aree cellulari distoniche patologiche. 

Il Rimedio Omeopatico Costituzionale Simillimum ha l’obiettivo di favorire la capacità introspettiva, la chiarezza mentale, una maggiore capacità obiettiva di giudizio e di ripresa della coerenza oscillatoria delle aree dissinergiche, aumentando il livello energetico globale e armonico dell’organismo. In tal modo si stimola la ripresa della sinergia funzionale fra tutte le cellule, tessuti e organi, riportando l’intero organismo nel suo Dominio di Coerenza Energetico Fisiologico e verso la possibile guarigione di ogni malattia.

MODALITÀ di ASSUNZIONE del ROUS

il rimedio costituzionale omeopatico simillimum va assunto lontano dai pasti, in un momento di relax (effettuando trainig autogeno respiratorio - MET), generalmente prima di dormire, a seconda dell’indicazione del medico omeopata curante.

Può  essere assunto da tutti, neonati, anziani, in gravidanza, sia per prevenzione che per malattie in atto, per lunghi periodi, anche per tutta la vita, con l’obiettivo di apportare costantemente energia vitale di sostegno e come vera medicina preventiva. 

I rimedi vanno conservato sempre in un luogo fresco, lontano da fonti elettromagnetiche (microonde) e di calore.  

NOTA BENE: durante l’assunzione del rimedio bisogna autosservare le modificazioni nel tempo di tutte le eventuali malattie e sintomi, sia mentali, emozionale, generali e locali e comunicarle al medico, in modo da poter modificare l’indicazione e la correttezza diagnostica e la potenza bioelettromagnetica (dinamizzazione- diluizione del rimedio) .

La terapia omeopatica è possibile attuarla solo con una COSTANTE ALLEANZA MEDICO - PAZIENTE !

Necessario uscire dalla mentalità allopatica di CURARE UN SINTOMO PER “FARLO PASSARE!” I sintomi, le malattie … sono momenti di GUARIGIONE … che possono essere addirittura aumentati dall’assunzione del rimedio.

Il ROUS NON SOPPRIME I SINTOMI , anzi li pu  provocare (aggravamento omeopatico iniziale) perché va a RIMUOVERE E STIMOLARE ALLA ESONERAZIONE DI VECCHIE TOSSINE accumulatesi per le REITERATE SOPPRESSIONI ALLOPATICHE precedenti (con antibiotici, antinfiammatori, cortisonici e antidepressivi) … 

È INDISPENSABILE che durante la cura omeopatica, il paziente tenga informato il medico omeopata sull’andamento dei sintomi, sopratutto quelli mentali - emozionali. 

L’omeopatia pu  essere sintomatica utilizzando vari rimedi / fitoterapici a bassa potenza in associazione (omotossicologia) per patologie occasionali e superficiali oppure pu  rivolgersi all’aspetto costituzionale/ personalità per terapie più profonde nelle malattie gravi e croniche. In tal caso si prescrivono rimedi UNITARI assolutamente personalizzati, a potenze progressivamente elevate,  per favorire il riequilibrio PNEI e la fisiologica ridistribuzione energetica nel mentecorpo. 

L’obiettivo dell’approfondimento e della diagnosi costituzionale è capire il conflitto esistenziale (biologico) che rappresenta la radice che nutre, condiziona e guida ogni  sofferenza.

Per valutare l’efficacia della terapia omeopatica bisogna riflettere sull’andamento di tutti i propri sintomi ( generali, locali ed emozionali): quelli che sono migliorati e quelli che sono rimasti invariati. Comunicarli periodicamente all’omeopata per permettergli di trovare un rimedio sempre più efficace, che guarisca ogni patologia. 

 

La vita è tutta qui, nell’attimo, se riusciamo a risuonare.
Quando si risveglia lo spirito  diventiamo tutt’uno cosmico.
Energia straordinaria!
Ma se ci chiediamo che succederà, dopo, non siamo veramente interessati  a vivere. 

In realtà la sofferenza interiore della mente – coscienza deve necessariamente  trovare una 

“soluzione” per non perdere il contatto con la realtà, per non “impazzire”.  Il “corpo” viene in suo aiuto prendendosi in carico le tossine e i conflitti per cercare di eliminarle ed elaborarle. 

 La “cura soppressiva” dei sintomi visibili non rappresenta la vera risoluzione del problema, ma bisogna indagare ai livelli superiori della coscienza umana, con un nuovo strumento diagnostico rappresentato dai nostri “sensi superiori” che ci metta in grado di effettuare la “semeiotica dell’animo umano” oltre che del corpo, in una dimensione che rende la medicina vera “arte globale della conoscenza”.  

Ho un corpo per guarire! 

Guai non riuscire a “fare” le malattie 

… staremmo tutti nel manicomio !

 

Il “Tao” del simillimum

Il rimedio omeopatico (ROUS) rappresenta una sostanza terapeutica “ideale” capace di stimolare la guarigione di tutte e di ogni tipo di malattia, acuta o cronica. Ma è necessario che il medico omeopata riesca a entrare nei recessi dell’inconscio della paziente con il suo medesimo aiuto indispensabile per capire la sua storia biopatografica, l’eventuale presenza del conflitto esistenziale e la globalità dei sintomi attuali (psichici, emozionali, generali e organici). Solo con questa minuziosa e integrale strategia olistica potrà essere possibile individuare il ROUS (simillimum o similis). 

Pu  esistere un rimedio simile (similis) sempre più simile man mano che riusciamo a comprendere  le conflittualità e la costituzione della paziente e a entrare nel suo universo inconscio - personalità.  Probabilmente non riusciremo mai a individuare il simillimum ideale, ma è sempre possibile trovarne un similis sempre  migliore.  

Quando crediamo di aver scoperto i segreti e l’origine della vita e del cosmo, cioè il Tao, subito dopo ci accorgiamo che quella non era esattamente la verità. Scoperto il Tao, ci rendiamo subito conto che non si tratta del Tao. Il Tao è per definizione fuori dalla possibilità delle comprensione delle facoltà intellettive umane.  E così per un ragionamento analogico anche per l’ideale ROUS. Quando crediamo di aver individuato l’ideale simillimum ci accorgiamo che esso in realtà non lo è, poiché pu  esistere sempre un similis ancora più similis da avvicinarsi al “simillimum ideale”.  

 I rimedi sono individuati nella sperimentazione su persone sane (proving) a partire da sostanze di derivazione minerale, vegetale o secrezioni di esseri umani o animali,  secondo il rigoroso metodo scientifico sperimentale introdotto da S.C.F. Hahnemann (1755–1843).

Finora sono stati sperimentate migliaia di sostanze e le materie mediche contano circa due mila e più rimedi potenzialmente utilizzabili (cfr materia medica di Clarke) . E nuove sostanze vengono continuamente testate e sperimentate dalle scuole omeopatiche in tutto il mondo. Potenzialmente tutte le sostanze minerali, vegetali e di derivazione animale, potrebbero essere rimedi omeopatici similis e simillimum.

 Ipotizzabile che ogni essere umano abbia un suo similimum valido solo per lui, tra le infinite sostanze presenti sul pianeta terra.    

Pillole di saggezza

  1. L'inconscio non accetta consigli e si rifiuta di credere che si possa morire. 
  2. Le quantità di informazioni contenute nell'inconscio non riguardano solo ci  che ci è accaduto, ma anche ci  che sarebbe potuto accadere, ma non è accaduto. 
  3. Fantasie, memorie ed emozioni possono essere in simbiosi o entrare in collisione. 
  4. Rendi cosciente l'inconscio, oppure sarà lui a guidare la tua vita e tu lo chiamerai destino (Jung). 
  5. E' inconscio tutto ci  che opera al di fuori della consapevolezza. 
  6. Amate... perché il resto conta poco... per non dire niente. 
  7. Non è tanto restare vivi, quanto restare umani... che è importante. 
  8. Non essere quello che ti hanno fatto. Ricordati che non si vive per accontentare gli altri.
  9. Inciampare non è un male... affezionarsi alla pietra sì. 
  10. Il piacere non è un dovere. 
  11. Chi non pu  cambiare idea non pu  cambiare nulla. 
  12. Esistono tre cose nella vita che se ne vanno e non ritornano... le parole, il tempo e le opportunità.

Giovanni Alvino 

IL ROUS: rimedio omeopatico unitario simillimum

15/05/2024

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